Per definire l’autoipnosi bisogna provare a dare una definizione di ipnosi. Sebbene questa sia stata studiata ed applicata in occidente da più di 200 anni, ancora non esiste una definizione esaustiva ed univoca del fenomeno ipnotico.

Secondo la definizione nell’Enciclopedia Treccani, l’ipnosi è uno stato fisiologico, in genere indotto artificialmente, apparentemente simile al sonno, che permette una grande varietà di risposte comportamentali alla stimolazione verbale. L’individuo ipnotizzato sembra essere in comunicazione soltanto con l’ipnotista e seguirne in maniera acritica, automatica, le suggestioni, ignorando gli stimoli dell’ambiente.

Altre definizioni dell’ipnosi sono le seguenti:

  • Un comportamento complesso e insolito, ma comunque normale che, in determinate condizioni, potrebbe essere sviluppato da chiunque, anche da coloro affetti da problemi di salute. (Milton H. Erickson, 1901-1980, psichiatra statunitense, uno dei più importanti ipnoterapeuti del XX secolo che deve la sua fama ai suoi studi sull’ipnosi clinica).
  • Stato di coscienza tra la veglia ed il sonno in cui la persona soggetta ad ipnosi sembra addormentata me invece è sveglia.
  • Stato psicofisico simile al sonno provocato artificialmente e caratterizzato da una diminuzione delle capacità razionali e da un incremento dell’emotività.
  • Stato psicofisico di sonno parziale, prodotto con vari mezzi di carattere psicologico o con l’azione di speciali farmaci, che provoca nel soggetto un elevato grado di suggestionabilità nei confronti della persona che lo ha determinato.

Qualunque sia la definizione, l’ipnosi è uno dei metodi per avere accesso al proprio inconscio e sfruttarne il potenziale.

La differenza tra ipnosi ed autoipnosi è che mentre la prima è eteroindotta (da un ipnotista), la seconda è autoindotta (ci si ipnotizza da sé).

Secondo la mia esperienza, l’autoipnosi può essere scomposta in rilassamento, suggestioni e visualizzazione, quindi:

Autoipnosi = Rilassamento + Formule + Visualizzazione.

 

In particolare:

  • il rilassamento è uno stato di quiete fisica e mentale.
  • Le formule o suggestioni sono delle frasi standard che vengono ripetute mentalmente e che sintetizzano le sensazioni che andranno a favorire (es. “Il mio respiro è calmo e regolare”).
  • La visualizzazione consiste nell’immaginare qualcosa, nel riprodurre mentalmente delle immagini viste in realtà oppure nell’inventarle, totalmente o in parte, fondendole con immagini o pensieri reali.

Tutti questi argomenti sono trattati sia singolarmente che in combinazione tra loro nel mio libro Tecniche di Rilassamento e Visualizzazione. Applicazioni pratiche.